Favoriti Tour Down Under 2018: Porte guida l’armada BMC alla sua successione, ma i rivali non mancano
Sfida sostanzialmente fra australiani il Tour Down Under 2018. Da dieci anni a questa parte sono infatti ben sette le affermazioni dei padroni di casa, che salgono a cinque su sei da quando la corsa non è più un solo show dei velocisti (i due precedenti successi erano di André Greipel). Addirittura di queste cinque, ben quattro son state conquistate da corridori che ora vestono la maglia dela BMC, che sarà dunque la grande favorita della prova, la squadra che tutti vorranno battere. L’uomo di punta, malgrado sostanzialmente sia stato fermo cinque mesi, è il campione in carica Richie Porte, vincitore delle ultime quattro scalate della simbolica ascesa di Willunga.
Al suo fianco il tasmaniano avrà un Rohan Dennis sempre molto motivato visto che si corre davvero dalle sue parti, essendo lui di Adelaide. Il campione nazionale a cronometro è inoltre apparso in grande forma, dominando la scena per conquistare il suo terzo oro consecutivo. Il suo successo al TDU risale al 2015, proprio davanti a Porte, che potrebbe lasciargli libertà d’azione, puntando lui soprattutto ad un successo parziale, che non necessariamente vuol dire vincere anche la corsa. L’altro uomo è quel Simon Gerrans, qui già vincitore in ben quattro occasioni, la prima nel 2006, ma l’ultima ancora recentemente, nel 2016, anche lui davanti al nuovo capitano. Gli anni passano, ma quale miglior corsa per dimostrare sin da subito di poter apportare molto alla sua nuova squadra?
I grandi sfidanti, ovviamente, son sempre di casa. Si tratta di Nathan Haas e Jay McCarthy. Entrambi hanno già dimostrato in passato di poter fare molto bene su queste strade e vorrebbero più che confermarsi in questo 2018. Il primo, passato questo inverno alla Katusha – Alpecin, lo scorso anno ha fatto notevoli passi avanti e in questa nuova stagione, con una nuova squadra, è per lui cruciale iniziare ben sin da subito; il secondo è in piena ascesa a sua volta e, dopo aver compiuto 25 anni lo scorso settembre, vuole dimostrare alla sua Bora – hansgrohe di poter fare un altro passo avanti. Corridori da classiche, anche abbastanza rapidi per eventuali arrivi ristretti, hanno le carte in regola per impensierire la BMC, considerando che sono anche loro supportati piuttosto bene dalle loro squadre. Per McCarthy addirittura un gregario di eccezione come Peter Sagan, che potrebbe a sua volta anche dire la sua, ma che presumibilmente lavorerà per il giovane compagno.
Squadre a più punte anche la Bahrain – Merida di Domenico Pozzovivo, che con Ion Izagirre e Gorka Izagirre in squadra potrà sicuramente creare grattacapi a tutti, così come per la Movistar dei giovani Ruben Fernandez e Marc Soler, elementi più da grandi salite, ma che possono trovare in Willunga un traguardo adatto alle proprie caratteristiche, e la UAE Team Emirates dei ben più esperti Rui Costa e Diego Ulissi, un altro tandem che non bisognerà sottovalutare, in passato già autore di buone prestazioni. Tutti corridori che nelle salite avranno una loro carta da giocarsi, dovranno tuttavia riuscire a fare i conti con la grande motivazione e la maggiore freschezza degli australiani, che si trovano generalmente in questo periodo dell’anno più in forma dei rivali, potendo inoltre contare su un fisiologico miglior adattamento al fuso orario e alle condizioni climatiche dell’estate australe.
Tra i giovani sarà sicuramente interessante vedere come Pierre Latour (Ag2r La Mondiale) e Sam Oomen (Team Sunweb) inizieranno questa nuova stagione di di crescita, al pari di Egan Bernal, al debutto assoluto in maglia Sky, che potrebbe stupire sin dalla sua prima apparizione. Tra i più esperti, da non sottovalutare neanche George Bennett (LottoNL-Jumbo), che da neozelandese non correrà mai così vicino a casa e può a sua volta sfruttare la sua forma, e Tom-Jelte Slagter. Ricordate l’unico non europeo a vincere la corsa dal 2011 ad oggi? È lui. Quell’anno, il 2013, si rivelò al grande pubblico e con il nuovo passaggio alla Dimension Data ha bisogno di ritrovarsi. Potrebbe essere questo il luogo ideale, nei luoghi a lui sicuramente cari.
Non potranno più lottare per la vittoria finale, ma con tre tappe a loro dedicate (forse quattro, per alcuni), il Tour Down Under 2018 è ancora terreno fertile per i velocisti, che infatti si son presentati abbastanza numerosi. Soprattutto, con squadre di assoluto valore a loro supporto, intenzionati a sfruttare al meglio la possibilità, non solo di vincere sin da subito, ma anche di provare il proprio treno. Dopo la grande prova dello scorso anno, gli occhi sono soprattutto puntati, su Caleb Ewan. Il poker ottenuto lo scorso anno sarà difficile da ripetere, ma il talentino della Mitchelton-Scott parte agguerrito, motivato dalla forte concorrenza, che comincia dal campione del mondo Peter Sagan (Bora-hansgrohe), già vincitore domenica del People’s Choice Classic, il tradizionale criterium di apertura.
Tra gli altri grandi nomi dello sprint presenti anche il plurivincitore André Greipel (Lotto Soudal) e il nostro Elia Viviani (Quick-Step Floors). Per entrambi si tratta di un ritorno in una prova che non disputavano dal 2014, ma arrivano con grandi motivazioni: il primo per riscattare la peggior stagione della sua carriera, complicata da problemi personali; il secondo per rilanciare sin da subito invece un finale di 2017 di altissimo livello, che vuole dimostrare di poter ripetere. Si inserirà probabilmente nella lotta anche Sam Bennett, che potrebbe essere l’ultimo uomo del campione del mondo, ma il ruolo presumibilmente i due se lo scambieranno nel corso dei giorni.
Nella mischia anche alcuni giovani come i nostri Simone Consonni (UAE Team Emirates) e Riccardo Minali (Astana), che assieme a Phil Bauhaus (Team Sunweb), Christopher Lawless (Sky) e al padrone di casa Sam Welsford (UniSA-Australia) vorranno ben figurare in mezzo ai big, alla caccia di un risultato prestigioso. Minali e Bauhaus sono quelli con il palmares più fornito sinora, ma il pedigree per tutti è notevole e lo hanno già dimostrato, anche in questi primi scampoli di stagione.
Tra le ruote veloci anche altri due italiani, Enrico Battaglin (LottoNL-Jumbo) e Davide Cimolai (FDJ), che potrebbero fare bene soprattutto nella frazione intermedia, cercando di sfruttare la propria resistenza in salita nel tratto più difficile, per poi trovarsi a far valere tutto la propria velocità in un possibile finale a ranghi ristretti.
Borsino Favoriti Tour Down Under 2018
***** Richie Porte
**** Nathan Haas, Jay McCarthy
*** Rui Costa, Rohan Dennis, Diego Ulissi
** Ion Izagirre, Domenico Pozzovivo, Simon Gerrans, Tom-Jelte Slagter
* George Bennett, Gorka Izagirre, Ruben Fernandez, Sam Oomen, Peter Sagan
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